Si inaugurerà sabato 16 novembre alle ore 11, presso Italian Secret – Casa degli Artisti in Piazza Matteotti 18 a Udine, una mostra personale dedicata al maestro Giorgio Celiberti. L’esposizione, parte del progetto Dieta Mediterranea del Club per l’UNESCO di Udine, sarà visitabile fino al 30 novembre con orario continuato dalle 10:00 alle 23:00.
Un incontro tra arte, storia e valori universali
L’iniziativa si propone come un momento di riflessione sull’essenza della Dieta Mediterranea, intesa non solo come condivisione del cibo, ma anche come incontro di idee e valori, ascolto interiore e consapevolezza storica. In questo contesto, l’arte di Giorgio Celiberti rappresenta un’occasione unica per esplorare il rapporto tra l’individuo e la memoria collettiva, intrecciando gioie e dolori personali con le grandi tragedie del Novecento.
La mostra si inserisce in un percorso più ampio di conferenze e incontri curati dal Club per l’UNESCO di Udine, sotto la presidenza della prof.ssa Renata Capria D’Aronco e con la direzione artistica del dott. Michael Pasut. Per l’occasione, il professor Vito Sutto offrirà una relazione critica sull’opera del maestro durante l’inaugurazione, mentre l’Università di Udine, rappresentata dal professor Edo D’Agaro, contribuirà al dibattito culturale.
L’arte di Giorgio Celiberti: tra memoria e attualità
La mostra personale offre uno spaccato significativo dell’articolato percorso artistico di Giorgio Celiberti, celebrando la sua capacità di raccontare la vita con straordinaria sensibilità. Con i suoi tratti segnici, gli slanci cromatici e la potenza espressiva, Celiberti esplora temi universali come la gioia di appartenere al mondo e il dolore delle ferite lasciate dalla storia.
Nato nel 1929, l’artista udinese è da sempre testimone di valori umanistici e di impegno personale, traducendo nelle sue opere una tensione creativa che mescola colori, forme e denuncia sociale. Il Progetto Dieta Mediterranea trova in Celiberti un interprete ideale, capace di intrecciare la storia dell’individuo con quella collettiva, in un racconto che va oltre la soglia personale per aprirsi al mondo.